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“Ci sto? Affare Fatica!” 2025 - Cinquanta giovani impegnati per la cura del bene comune

Progetto estivo promosso dalla cooperativa sociale Piano Infinito, grazie al sostegno di Acque del Chiampo e del Comune di Montecchio Maggiore

Data :

14 luglio 2025

“Ci sto? Affare Fatica!” 2025 - Cinquanta giovani impegnati per la cura del bene comune
Municipium

Descrizione

È partita nelle scorse settimane a Montecchio Maggiore l'edizione 2025 del progetto “Ci sto? Affare Fatica!”, promosso e gestito dalla cooperativa sociale Piano Infinito, grazie al sostegno di Acque del Chiampo e del Comune di Montecchio Maggiore. L’iniziativa coinvolge ragazze e ragazzi tra i 14 e i 18 anni, chiamati a impegnarsi in attività di volontariato e manutenzione del patrimonio urbano, con l’obiettivo di promuovere, in loro, senso civico, responsabilità e partecipazione attiva alla vita della comunità. Sono 50 i giovani iscritti, suddivisi in 5 settimane di attività tra giugno e luglio. Per ciascuno è previsto, al termine della settimana di impegno, un “buono fatica” del valore di 50 euro, da spendere in uno tra gli otto esercizi commerciali di Montecchio Maggiore che hanno aderito alla proposta. A supporto dei gruppi, sono presenti tutor e handyman maggiorenni che affiancano i ragazzi nelle attività manuali. Il progetto prevede anche il coinvolgimento di 10 persone con disabilità, accompagnate da 5 educatori della cooperativa Piano Infinito, che partecipano attivamente alle attività all’interno dei gruppi, in un’ottica inclusiva. Le piccole manutenzioni e gli interventi di pulizia interesseranno 15 zone o strutture pubbliche della città, tra cui le scuole Piaget, Collodi, Andersen e Anna Frank, il parco di via Nievo e il parchetto di via Saba, le piazze Carli, Fraccon e Marconi, via Generale Dalla Chiesa, il Polisportivo comunale, via dei Trozi, la Casa delle Associazioni e gli spazi esterni dell’Istituto Ceccato. L'iniziativa ha riscosso un successo tale da rendere necessaria la creazione di una lista d’attesa con 30 giovani, per il raggiungimento del numero massimo di partecipanti.

«Siamo molto felici di aver avviato per il secondo anno consecutivo questa iniziativa che sta diventando un punto di riferimento per il territorio e per i giovani che lo abitano», sono le parole di Elena Rigon, responsabile del progetto per Piano Infinito Cooperativa Sociale. «Vedere la partecipazione, l’entusiasmo e il senso civico con cui ragazze e ragazzi si mettono in gioco è per noi motivo di grande soddisfazione. Ancora più significativo è aver potuto coinvolgere, anche quest’anno, le persone con disabilità della nostra cooperativa: per noi è fondamentale che siano protagoniste attive della vita del territorio, non spettatrici, ma risorse preziose per la comunità. Questo approccio riflette pienamente la nostra visione e missione: guardare alla disabilità non come a una difficoltà, ma come a una ricchezza, capace di generare valore, relazioni e senso di appartenenza. Progetti come questo ci stanno a cuore perché ci permettono di prenderci cura, insieme, del bene comune: quello spazio condiviso fatto di luoghi, relazioni, rispetto e bellezza, in cui ogni persona può sentirsi parte e fare la propria parte».

Per Marco Palla, responsabile degli handyman per il progetto: «Uno degli aspetti più belli e forse meno visibili, ma non per questo secondari, del progetto è proprio la presenza degli handyman: adulti, lavoratori, volontari che hanno deciso di mettere a disposizione tempo e competenze per accompagnare i giovani nel loro percorso di cura del territorio. Quello che si è creato è stato un vero e proprio travaso intergenerazionale, in un contesto non formale, fatto di lavoro condiviso e consigli pratici. Ed è in quei momenti che il sapere ha cambiato direzione: è uscito dalle mani esperte degli adulti per entrare nella curiosità e nell’energia dei ragazzi. Questa trasmissione di conoscenze, valori e piccole grandi abilità artigianali è un tesoro silenzioso del progetto, ma forse uno dei più duraturi».

«Per i giovani partecipanti è certamente un’occasione per apprendere attività manuali e, attraverso la cura di spazi e beni pubblici, sviluppare una consapevolezza nuova rispetto al patrimonio collettivo», dichiara l'assessore alle politiche giovanili del Comune di Montecchio Maggiore, Andrea Palma. «Questo progetto è una vera palestra di senso civico, che li aiuta a comprendere il valore della cosa pubblica e il significato di appartenere a una comunità. Come amministrazione comunale, crediamo fortemente nel valore educativo di iniziative come questa, a cui continueremo a fornire il nostro supporto».

«Acque del Chiampo sostiene con convinzione “Ci Sto? Affare Fatica!” perché ha un importantissimo ruolo formativo per i più giovani che vivono nel nostro territorio», evidenzia il presidente di Acque del Chiampo, Renzo Marcigaglia. «Grazie alle attività previste, i ragazzi impareranno l’importanza di rendersi utili in favore della comunità. Per loro è un ottimo modo costruttivo per crescere e potranno essere di esempio per i loro coetanei e anche per tanti adulti che troppo spesso non hanno la necessaria cura di aree verdi, arredi urbani e strutture pubbliche. Ringraziamo Piano Infinito e il Comune per averci coinvolti. Ai ragazzi abbiamo portato le borracce di Acque del Chiampo insieme alle copie del nostro Bilancio di Sostenibilità per sensibilizzarli sull’importanza dell’impegno per la comunità e l’ambiente».

Ultimo aggiornamento: 14 luglio 2025, 10:38

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