In un libro la storia della pietra di Montecchio Maggiore. Presentazione del nuovo libro di Claudio Beschin

Pubblicato il 28 febbraio 2024 • Comunicati Stampa , Cultura

Sabato 2 marzo alle 16, presso il salone del ristorante “Castelli di Giulietta e Romeo” (via Castelli Quattro Martiri 4) è in programma la presentazione del libro del prof. Claudio Beschin “Lontane destinazioni – La pietra del colle dei castelli di Montecchio Maggiore dall’antichità ad oggi”.

Il programma dell’evento, organizzato in collaborazione con l’associazione “Amici del Museo Zannato” e la Pro Loco Alte Montecchio, prevede i saluti delle autorità e gli interventi dell’accademico olimpico prof. Luca Trevisan, dell’autore (che è anche impegnato come consigliere comunale) e dell’editore Luigi Borgo, cui seguirà una visita guidata alle Priare, ossia il complesso ipogeo situato tra i due castelli da cui si estraeva la pietra montecchiana.

“La pietra calcarea del colle dei Castelli di Montecchio Maggiore è stata, nel passato, lo strumento per la realizzazione di opere architettoniche di varia natura – scrive l’autore nella prefazione –. Questo studio si prefigge di riscoprirne e valorizzarne l’uso rimasto sempre poco noto al grande pubblico, ma comunque esteso nel lasso di tempo tra la Romanità e gli anni immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale”.

Innumerevoli le opere architettoniche per la realizzazione delle quali questa pietra è stata utilizzata. Solo per citarne alcune, Villa Cordellina Lombardi a Montecchio Maggiore e, a Vicenza, i ponti Pusterla e San Michele, Palazzo Thiene, Palazzo Trissino al Duomo, Palazzo Cordellina, il cuore della Basilica Palladiana, la facciata della Cattedrale e parti del Teatro Olimpico. Nel libro si trova un’ampia rassegna dei siti di utilizzo, ma anche la descrizione della storia geologica del territorio e del duro lavoro dei cavatori.

“Per secoli – scrive il sindaco Gianfranco Trapula nei saluti introduttivi al libro – piccoli pezzi di Montecchio hanno contribuito a creare la bellezza architettonica di Vicenza e di tante altre aree del Veneto, del padovano in particolare. Per questo, ma certo non solo per questo, è motivo di soddisfazione presentare al pubblico questo libro così sorprendente che, attraverso un’impeccabile ricerca storica che saprà affascinare gli studiosi, ma anche attraverso tante magnifiche foto, ricostruisce un pezzo poco noto, ma importante, del nostro passato, fatto di sacrifici e duro lavoro, ma anche di soddisfazioni”.

locandina presentazione libro Beschin

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