Taglio del nastro a Valdimolino per il campanile restaurato

Pubblicato il 30 settembre 2023 • Comunicati Stampa

La torre campanaria della chiesa di Santa Maria di Loreto a Valdimolino è tornata al suo antico splendore. Alle 10 di domenica 1° ottobre si terrà la cerimonia per celebrare la fine dei lavori di restauro che negli ultimi mesi hanno interessato il campanile realizzato nella seconda metà del XIX secolo dall'ingegnere idraulico Agostino Zanovello. Un intervento, del valore complessivo di circa 80mila euro, che si era reso necessaria a seguito della tromba d'aria di fine agosto 2020: le forti raffiche di vento avevano compromesso la copertura a piramide della struttura che svetta sulla piccola valle chiusa e sul borgo rurale che fa parte del territorio comunale di Montecchio Maggiore. L'intervento principale ha riguardato proprio il tetto, dove è ora stato installato un nuovo tavolato ricoperto da lamiere di rame, ma anche la cella campanaria, che costituisce la particolarità architettonica della struttura essendo stata realizzata, fin dalla sua origine, in ferro e lamiera per contenere il peso complessivo della torre. Durante il cantiere, aperto a febbraio 2023 dalla posa del ponteggio, sono state rinforzate le parti portanti della sommità, sostituito il metallo corroso dagli agenti atmosferici e applicati prodotti antiruggine. I lavori hanno anche permesso di ripristinare i cornicioni in pietra ceduti nel tempo, di pulire la muratura del corpo principale e delle decorazioni in pietra di Vicenza, con l'integrazione degli elementi mancanti.  

«Siamo orgogliosi di aver dato nuova vita a questo simbolo distintivo e caratteristico per Valdimolino e per la nostra comunità, fortemente legata alla proprie radici», commenta il parroco don Pietro Giuriato. «Per finanziare questo recupero si è attivata l'intera collettività: dai singoli cittadini, alle associazioni e fino all'amministrazione comunale. Ringraziamo tutti di cuore».

«I costi del restauro sono stati coperti dalla raccolta fondi avviata tra i residenti, da una quota di 10mila euro stanziata dal Comune, da altrettante risorse donate dall'Associazione Culturale Valdimolino e dal risarcimento erogato dall'assicurazione. Ora mancherebbe un ultimo sforzo per coprire le spese rimaste: perciò lanciamo un appello a qualche benefattore della zona», aggiunge il volontario e collaboratore del sacerdote, Lorenzo Roccoberton. «Questo manufatto ricorda anche i campanari del passato che, fino al 1986, hanno suonato le campane a mano scandendo la vita e la quotidianità della valle». 

«Esorto tutta la città ad ammirare il risultato dell'importante intervento di restauro», è l'invito del sindaco Gianfranco Trapula, che alle 10 sarà presente con una rappresentanza dell'amministrazione comunale al taglio del nastro. «Abbiamo subito risposto positivamente alla richiesta di sostegno presentata dalla parrocchia, impegnando una quota del nostro bilancio che per legge può essere destinata a interventi a favore di chiese ed edifici religiosi. Siamo contenti di aver contribuito al recupero di un simbolo che rappresenta la storia di un'intera valle».

Al termine dell'inaugurazione verrà offerto un rinfresco. 


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