Novanta nuovi alberi, ma il cedro del museo zannato sara' abbattuto

Pubblicato il 22 febbraio 2022 • Comunicati Stampa

È iniziata in questi giorni la piantagione di 90 nuovi alberi per compensare, almeno in parte, i danni al patrimonio arboreo provocati dal fortunale dello scorso luglio. I nuovi impianti saranno distribuiti su tutto il territorio di Montecchio Maggiore, con particolare riguardo alle zone più colpite all’epoca dal forte vento.

Sempre a causa dell’evento meteo avverso del 2021 uno dei grandi cedri che si trovano di fronte al Museo Civico “G. Zannato” dovrà però essere abbattuto ad inizio marzo per questioni di sicurezza. La pianta, a rischio di cedimento strutturale, è troppo compromessa e non è possibile recuperarla in alcun modo a causa della gravità delle lesioni. L’ok della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Verona, Rovigo e Vicenza per procedere è già arrivato, in una seconda fase, per i necessari approfondimenti da proporre alla Soprintendenza, sarà valutato cosa mettere a dimora in alternativa.

Nei prossimi giorni sono inoltre previsti anche altri tagli: si tratta di un platano in via Lombardi che si trova sul tracciato della pista ciclabile in fase di realizzazione, e di 20 aceri nell’area di addestramento cani gestita dalla Protezione Civile in zona industriale. In entrambi i casi sono previsti nuovi impianti.

«Siamo costretti a malincuore ad abbattere il cedro centenario nel giardino del Museo Zannato per sicurezza, – spiega l’assessore al Patrimonio, Carlo Colalto è un atto dovuto perché l’albero potrebbe cadere mettendo a rischio l’incolumità delle persone, così come degli edifici circostanti. Per quanto riguarda i 20 aceri dobbiamo invece procedere con il taglio di una pianta sì e una no per consentire un adeguato e sano sviluppo degli esemplari che sono stati erroneamente messi a dimora troppo vicini l’uno all’altro». Il primo cittadino, Gianfranco Trapula, conclude: «Con questi interventi procediamo nella direzione di rinnovare e curare il nostro patrimonio verde nell’ottica di una città sempre più bella e sostenibile».


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