La divinazione nel veneto preromano, 21 gennaio a sovizzo

Pubblicato il 19 gennaio 2022 • Comunicati Stampa , Cultura

Si parlerà di divinazione nel periodo preromano alla conferenza della professoressa Giovanna Gambacurta, docente di Etruscologia e antichità italiche all’Università di Venezia, in programma per venerdì 21 gennaio alle 20.45 nella sala conferenze del Municipio di Sovizzo (ingresso gratuito). Si tratta di un evento collegato alla mostra itinerante “La scansia di casa mia 2500 anni fa” organizzata dal Museo Zannato-Sistema Museale Agno Chiampo e visitabile fino a domenica 23 gennaio proprio nella sala conferenze del Municipio di Sovizzo (orario sabato 22 gennaio e domenica 23 gennaio 2022 dalle 9.30 alle 11.30 e dalle 10 alle 12; ingresso con super green pass e mascherina ffp2). “La scansia di casa mia 2500 anni fa” farà tappa alla Galleria Civica San Vitale di Montecchio Maggiore a partire dal 5 febbraio 2022.

.Il Veneto preromano ha restituito un’interessante documentazione di oggetti utilizzati per interpretare la volontà degli Dei. Di diverse dimensioni e materie, legno, osso, corno, metallo, a volte con iscrizioni, altre volte con segni alfabetici o sigle, altre volte privi di segni. Questi oggetti, definiti “sortes”, sono stati rinvenuti in contesti domestici o più chiaramente votivi, a testimoniare azioni al margine della superstizione, ma destinate ad interpretare il futuro o ottenere responsi. Le attività cleromantiche sono documentate anche dalle fonti antiche e si può ipotizzare che, tra il III e il I secolo a.C., conoscessero una particolare fortuna nella nostra regione, forse in corrispondenza di periodo di crisi progressiva che vedeva il Veneto perdere la propria indipendenza in favore di Roma.

Gambacurta
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