Il femminicidio visto dai bambini della primaria don milani

Pubblicato il 24 novembre 2021 • Comunicati Stampa

Il femminicidio visto con gli occhi dei bimbi della quinta A della scuola Primaria “Don Lorenzo Milani” di Montecchio Maggiore: emerge il grande richiamo degli alunni al rispetto delle donne e della vita. I risultati dell’attività, coordinata dall’insegnante Federica Rumere partendo dai recenti fatti di cronaca che purtroppo hanno interessato la comunità di Montecchio Maggiore, sono stati presentati questa mattina, al sindaco Gianfranco Trapula e all’assessore alla Pubblica Istruzione, Maria Paola Stocchero. I lavori degli alunni sono stati appesi lungo la recinzione che costeggia il vialetto di accesso all’istituto. Hanno la forma di corone, “perché le donne sono tutte delle regine – spiega l’insegnante – ma anche di cuori e fiori per simboleggiare la bellezza e la vita. Abbiamo coinvolto anche le famiglie e in maniera particolare i papà”.

Alcune riflessioni che ci arrivano dai piccoli: “Inaccettabile pensare che le donne siano trattate come giocattoli!”, “Un uomo non dovrebbe mai sentirsi padrone di una donna”, “Le donne ci danno la vita e vanno rispettate”, “Molti uomini non riescono ad accettare l’indipendenza delle donne, bisogna educarli al rispetto”, “La vita è un dono, nessuno ha il diritto di togliere la vita a una persona”, “Pensate ad un mondo senza donne prima di compiere certe azioni”. Sono messaggi pieni di forza, amore e speranza: “Io spero che il femminicidio non esista più in tutto il mondo, e che tutti, anche le donne, vengano amate e rispettate”, “Le donne si devono amare”, “Le persone dovrebbero capire quanto sia importante la vita”.

Questi bambini ci danno speranza perché il futuro è nelle loro mani, – dice l’assessore Stocchero – i loro pensieri stupiscono per profondità, coraggio e per il grande amore che trasmettono”. Il sindaco Trapula ha aggiunto: “Partiamo dall’educazione già nelle scuole Primarie per evitare che episodi come quello vissuto alla fine della scorsa estate anche a Montecchio Maggiore possano ripetersi”.


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